Partenza per il sud-est asiatico: cosa mettere in valigia

Primissimo punto: quali sono i Paesi del sud-est asiatico? Filippine, Indonesia, Singapore, Malaysia, Brunei, Cambogia, Vietnam, Laos, Thailandia e Myanmar (Birmania). Grosso modo tutta l’area compresa tra il sud della Cina e il nord dell’Australia, che come si può notare dalla mappa qui sotto, è a cavallo dell’equatore.

Clima equatoriale, templi ed aria condizionata

La primissima cosa da tenere a mente è che il clima tropicale è caldissimo e generalmente anche molto umido. Quindi sì a magliette ampie e shorts. Occhio alle canotte perchè il sole picchia davvero.  Quindi se mettete la canotta fate il bagno nella protezione solare, soprattutto se dovete stare fuori tutto il giorno.

Se si prevedono visite a templi vari meglio vestirsi rispettosamente: in Indonesia (nello specifico a Bali) in genere viene fornito il sarong, un foulard che viene messo intorno alla vita e portato come una gonna da uomini e donne. Nei templi buddisti bisogna avere spalle e ginocchia coperte, va bene anche coprirsi con una sciarpina o un pareo.

Quando entrate in un locale chiuso aspettatevi di trovare l’aria condizionata al massimo. Io quando lavoravo dai caffè indossavo sempre una maglietta e spesso portavo dietro una sciarpa per coprire braccia o gambe a seconda della necessità. Preferivo di gran lunga soffrire lungo il tragitto ma almeno non congelare quando dovevo mettermi al portatile.

Lavanderie e sfilate

In tutto il sud-est asiatico le signore che gestiscono una lavanderia spopolano: per 1/2€ al kg portate il vostro bel sacchetto di biancheria e tornate a ritirarlo il giorno dopo asciugato e piegato. Io sono stata abbastanza fortunata, ma mi è capitato spesso di sentire che qualcosa si perdeva o si rovinava, quindi meglio portare capi un po’ più da battaglia.

Come funziona la lavanderia?  Lol. Ok, diciamo che non è la lavanderia a gettoni che si vede in Italia e dove dovete perdere mezza giornata. Intanto aspettatevi tipo un negozio dove c’è tipicamente una signora. In Vietnam spesso combinano l’attività con qualcos’altro. Comunque di solito c’è sempre un cartello bello grande con scritto “Laundry” ed il prezzo. Molto meglio delle lavanderie a gettoni! Vi pesano i vestiti e vi lasciano la ricevuta. In 2 minuti avete fatto e potete andare al mare. Di solito si paga al ritiro.

Se volete i vestiti stirati dovete chiederlo. Considerato che se non chiedete la stiratura vi arriva comunque un sacchetto/cubo con tutti i vestiti ripiegati, noi non l’abbiamo mai chiesto.

Un’altra cosa da considerare: noi italiani davvero badiamo moltissimo al vestiario, con un semplice short + maglietta risultiamo sempre molto molto (molto!) più curati della media, quindi inutile portarsi via tutto l’armadio: calcolate cambi per una settimana + 1 di scorta ed uno “pesante” per volare, e andate tranquilli con quei pochi pezzi. Credetemi, avevo circa 5kg di extra nello zaino e li sentivo tutti.

Un altro punto a cui non badiamo è che in Indonesia ed in Vietnam è abbastanza semplice trovare un sarto pronto ad esprimere i nostri desideri su misura: che si tratti di copiare il nostro completo preferito o scopiazzarlo da una foto si possono avere capi completamente personalizzati al prezzo del fast fashion.

Taxi

Non so cosa state pensando ma non è come credete. I taxi in Sud Est Asiatico sono spessissimo degli scooter. E se siete amanti delle gonne, specie a matita e specie per stare fresche, potrebbe essere un problema. Le balinesi/passeggero sullo scooter si siedono di lato. Non so voi, ma io non ho tutta sta confidenza con le due ruote e le mie gonne sono finite in fretta in fondo alla valigia.

Accessori

A proposito di umidità dilagante: totalmente inutile portare la piastra, tanto si arriccia tutto in tempo 0. Per quanto riguarda i trucchi mi ero portata una versione ridotta di tutto il mio necessario (che non è poco), ma di fatto fa così caldo che tende a sciogliersi tutto. Gli unici 3 prodotti che sono riuscita ad usare con costanza sono stati: una matita occhi nera / eye liner, mascara ed un balsamo labbra colorato.

Tema protezione solare: se volete portate la vostra, oppure in qualsiasi drugstore si trovano ottime protezioni solari, anche quelle giapponesi! Purtroppo i prezzi sono come i nostri, però se comprare una protezione viso giapponese in negozio sarà sicuramente meno impegnativo che farlo a casa in Italia.

TIP: tra l’altro le protezioni solari giapponesi per il viso spaccano! A breve scriverò un articolo anche sulla skincare, così da saziare la sete di conoscenza delle più agguerrite skincare lover.

Antizanzare: consiglio di comprare l’autan in loco: intanto non costa 8€ come il Jungle formula molto forte, la confezione è più compatta e più comoda da portare in giro, e funziona benissimo. No, nel tratto dall’aeroporto all’albergo senza antizanzare non verrete assaliti come può succedere nel triveneto.

Valigia, rucksack o quant’altro

Il tipico viaggio in Asia è zaino in spalla, ma! Non facciamoci fregare! Se non avete in mente di fare treck da più giorni è inutile comprare lo zaino da 150 milioni di litri. Portate una valigia comoda e buonanotte al secchio.

Per chi invece vuole portarsi lo zaino sappiate che in Asia è molto comune che le persone imbarchino lo zaino. Al momento dell’imbarco di solito lo mettono in una vaschetta così non si sporca troppo. Molto apprezzato <3

Ricapitolando

Less is more! Portate pochi vestiti, lasciate limited edition bellissime ed introvabili a casa.

Viaggiate leggeri e sfruttate le lavanderie.

Comprate protezione e antizanzare in loco, così non rischiate che vi scoppi in valigia.

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