Cosa vedere a Malta in soli 2 giorni: itinerario di viaggio.

Inizio subito col dirvi che non avevo grandi aspettative sul mio viaggio a Malta, o meglio, non riuscivo a immaginare tutta la bellezza che un’isola così piccola potesse contenere! Mi sono subito ricreduta dopo essere stata avvolta dalla sua atmosfera calda e accogliente. L’influenza mediterranea, il mare pulito e cristallino la rendono una meta da visitare e da rivitare.

Per chi, come me, è nata e cresciuta in Puglia, Malta è stato uno di quei posti in cui mi sono sentita sin da subito a casa. Mi sono fermata su quest’isola per soli 2 giorni ma ho cercato di immergermi il più possibile nella cultura, nell’arte e nella vita del posto. Questo è l’itinerario che ho seguito in questo mio breve viaggio, ma spero di poter tornare presto per visitarla meglio!

Come siamo arrivati

Siamo partiti dall’aeroporto di Bologna e siamo arrivati al Malta International Airport. Questo si trova vicino alla cittadina di Luqa, ma non ci è sembrato che valesse la pena alloggiare lì.

Ci sono diverse soluzioni per potersi spostare all’interno dell’isola:

  1. Malta Public Transport: la cosa bella dell’aeroporto di Malta è che è servito da autobus normali, senza sovrapprezzo. Potete usare Google Maps per vedere quale autobus prendere ed il biglietto si compra direttamente sull’autobus, anche con carta.
  2. Taxi NCC: a Malta operano diverse compagnie di taxi ed i prezzi sono decisamente abbordabili rispetto all’Italia. Come app si possono usare Bolt o Ecabs. Esiste anche uber ma in media i prezzi ci sono sembrati più alti.
  3. Taxi normali (quelli bianchi): prima di uscire dall’aeroporto c’è un gabbiotto dove sono esposti i prezzi con le relative tratte. Si può chiedere informazioni e pagare direttamente lì, le tariffe sono fisse.

Dove abbiamo dormito

Noi abbiamo soggiornato a Sliema presso il Day’s Inn Hotel. L’albergo è vicino alla fermata Ferries e ci siamo trovati bene per raggiungere in poco tempo La Valletta con il traghetto, molto comodo! L’unica pecca è che se attraccati a Valletta volete andare verso la porta principale della città c’è da fare una bella salita!

Tornando indietro prenderei il No.31 In Valletta: stesso prezzo ma si alloggia nel cuore di un patrimonio UNESCO, proprio di fronte alla Concattedrale. Perfetto per godersi Valletta la mattina presto o la sera senza preoccuparsi di perdere l’ultima corsa.

Giorno 1: Valletta

  • Valletta City Gate
  • Cattedrale di San Giovanni (Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio)
  • Barracca Gardens
  • Forte Sant’Elmo

Concattedrale di San Giovanni

Il primo giorno del nostro breve soggiorno a Malta è partito con la scoperta della capitale, La Valletta, raggiunta in pochi minuti da Sliema con un regolare servizio di traghetto.

Come prima cosa ci siamo diretti verso la Concattedrale di San Giovanni, simbolo concreto lasciato dai Cavalieri dell’ordine di Maltanel cuore della città. Si chiama così perché la cattedrale ufficiale di Malta è in realtà St. Paul a Mdina, per lungo tempo capitale dell’arcipelago.

Una volta dentro si rimane folgorati dallo scintillio dorato degli intarsi barocchi delle pareti. Il contrasto con l’esterno abbastanza semplice è davvero impressionante. All’ingresso viene fornita un’audioguida, dove c’è anche la spiegazione in italiano. Un po’ soporifera ma meglio di niente.

Dopo aver fatto il giro delle cappelle si possono ammirare ben due opere del CaravaggioSan Girolamo Scrivente e la Decollazione di San Giovanni Battista. Quest’ultimo è l’unico ad avere la firma dell’autore ed è il suo dipinto più grande. La storia del Caravaggio a Malta è abbastanza curiosa: arrivò a Malta in seguito all’accusa di omicidio di un uomo avvenuta a Roma. Nonostante non fosse di nobili origini riuscì a diventare Cavaliere dell’Ordine di San Giovanni ed ottenne l’immunità. Qui continuò con la sua attività di pittore, ma nel giro di poco tempo litigò con un cavaliere di rango superiore e venne arrestato. Riuscì a fuggire in qualche modo alla volta della Sicilia e inutile dire che non fece più ritorno sull’isola.

City Gate

Da non perdere è il City Gate, progetto ideato e realizzato dall’architetto italiano Renzo Piano. Il progetto include la nuova Porta della città, il Parlamento e il Teatro all’aperto, il tutto costruito a partire dal 2011. L’ideale sarebbe stato arrivare in autobus da Sliema: infatti la stazione degli autobus di Valletta è proprio affianco alla porta della città, ed arrivare da davanti offre sicuramente una panoramica migliore dalla città-fortezza. Arrivando in autobus si possono anche intravedere le numerose mura di cinta che proteggevano la città, davvero speciale. La piazza è ampissima e mette in risalto la fontana dei Tritoni, simbolo dagli anni 50 di Valletta, ma anche di Malta. Per entrare bisogna attraversare un ponte che attraversa un alto fossato e si giunge infine sotto a due “cavalieri” che con le loro lance danno il benvenuto ai visitatori. Subito dentro le mura ci sono il Parlamento e poco più avanti il Teatru Rjal, dove i resti del teatro Reale sono stati riadattati come teatro all’aperto.

Barakka Gardens

Le strade di Valletta sono organizzate a scacchiera e proseguendo sempre dritti sulla via principale si arriva al forte più lontano di Valletta: forte sant’Elmo. Ma prima di arrivare in fondo meglio fare un salto ai giardini pubblici Barakka Gardens.

Si dividono in Upper Barakka Gardens ovvero la parte costruita come luogo di svago per l’ordine dei Cavalieri di Malta e in Lower Barakka Gardens. Entrambi regalano attimi di tranquillità e di relax con una vista bellissima sul Grand Harbour, la baia che separa Valletta dalle Tre Città. Agli Upper Barakka Gardens si può inoltre assistere allo sparo della cannonata alle 12:00 ed alle 16:00 dalla sottostante Saluting Battery.

Forte sant’Elmo

Ultima cosa che abbiamo deciso di vedere è il Forte sant’Elmo, la fortificazione simbolo di Malta nella resistenza durante il Grande Assedio ad opera degli Ottomani. Il forte fu ultimato solo pochi mesi prima del Grande Assedio e nonostante i bombardamenti ha resistito più di un mese, causando gravi perdite fra gli ottomani. In seguito alla vittoria si progettò un’intera città proprio alle spalle del forte, La Valletta.

Oggi il forte ospita il Museo Nazionale della Guerra. Il museo offre una buona panoramica sulla storia maltese e le varie vicissitudini, soprattutto in ambito bellico. Le targhe sono tutte in inglese ma c’è anche materiale audio visuale che si può capire senza conoscere la lingua. Per gli appassionati di Storia è senz’altro una tappa imperdibile.

 

Se avete del tempo a disposizione concedetevi tante passeggiate senza meta per le stradine uniche della città.

Come siamo arrivati a Valletta

  • Abbiamo raggiunto La Valletta partendo da Sliema con Valletta Ferry Services, un servizio di trasporto su barca. Il costo è 3,80 € andata e ritorno.
  • Si può arrivare a Valletta anche in autobus, forse meglio per godersi appeno l’ingresso di Valletta.

Informazioni Turistiche

  • La Concattedrale di San Giovanni è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì 9.30-16.30; il sabato 9.30-12.30 ; chiuso la domenica e i giorni festivi. Il costo è di 10 euro; 7.50 per studenti; gratis per bambini sotto i 12 anni.
  • Il Museo Nazionale della Guerra o National War Museum è aperto dal lunedì alla domenica 9.00-17.00. Il costo è di 10,00 euro, ridotto 7,50 euro, Bambini 5,50 euro.

Giorno 2: Mdina e Rabat

Mdina:

  • Main Gate e città
  • Cattedrale di San Paolo (con museo della cattedrale)
  • Vicoli centro storico

Rabat:

  • Domus Romana
  • Catacombe di San Paolo
  • Museo e Cripta di S. Agata

Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto modo di visitare Mdina e Rabat. Spostarsi è stato facile con i mezzi pubblici. Se non c’è un autobus diretto basta andare a Valletta e da lì partono tutti gli autobus per l’isola.

Mdina è stata l’antica capitale Maltese, e prima che arrivassero gli Arabi è stata fortificata già dai Fenici, in un’epoca in cui era buona cosa avere una città nel punto più alto dell’isola. Il nome fu affibbiato dagli Arabi e significa appunto Città.

Mdina è nota anche come “The silent city”, ovvero la città silenziosa. Questo perchè ormai conta circa 300 abitanti e la sua atmosfera e i caratteristici vicoli sono avvolti da un piacevole e pacifico silenzio, una rarità sull’isola maltese! La meta è anche ideale per chi, soprattutto durante la stagione primaverile ed estiva, decide di godere di una piacevole brezza.

Main gate

Appena scesi individuiamo il Mdina Main Gate, ristrutturato in stile barocco nel XVI secolo. Anche qui la porta è preceduta da un enorme fossato, restaurato a giardino, e delle mura difensive. Se quest’ingresso vi suona familiare, sappiate che proprio il Main Gate è stato utilizzato come scenografia nella prima serie del Trono di Spade. Più nello specifico ha rappresentato Approdo del Re, o Kings Landing.

Superiamo palazzo Vilhena, sede del museo di Storia Naturale, e ci addentriamo subito nelle viette della città: il colore ocra ovunque, il silenzio, poca gente per strada. Che fascino questo posto!

Cattedrale di San Paolo

Difficile non passare dalla piazza principale. Qui si trovano altri esempi di architettura barocca:  la cattedrale di San Paolo insieme al Palazzo Vescovile e al Museo della Cattedrale. Da menzionare che la Cattedrale è stata ricostruita sui resti della precedente, distrutta in seguito al violento terremoto del 1693.

Si narra che al tempo dei Romani al posto della cattedrale si erigesse un palazzo appartenente a Publio, governatore Romano di Malta. Dopo il naufragio Paolo si trattenne qualche tempo a Rabat e durante questo periodo accaddero “cose strane”, tra cui la guarigione del padre di Publio ed altri malati della zona. Questi eventi costituirono il fondamento della profonda fede che portò la popolazione locale a convertirsi al cristianesimo, al punto che Publio stesso divenne cristiano e fu il primo vescovo di Malta.

Gli interni della Cattedrale sono sicuramente meno sfarzosi della Concattedrale: la Concattedrale di San Giovanni era infatti il luogo di culto principale dei Cavalieri. Di conseguenza ricevette maggiori donazioni e attenzione per essere un simbolo del potere e della ricchezza dell’ordine, giustificando interni più sfarzosi. La Cattedrale di San Paolo, pur essendo importante, non aveva lo stesso livello di supporto finanziario e simbolico dall’Ordine. Inoltre la Cattedrale ha mantenuto uno stile più sobrio nei restauri, rispettando la sua tradizione e l’architettura originaria, mentre la Concattedrale ha subito numerose aggiunte col passare del tempo.

Rabat

Il termine Rabat significa sobborgo e si tratta di un paese situato proprio dirimpetto a Mdina. Visitare Mdina richiede tutto sommato poco tempo, quindi ci siamo detti: perchè non fare una passeggiata anche dall’altro lato della strada? Anche Rabat è ricca

Domus Romana

Si tratta di un museo costruito intorno ad una villa romana. Oltre a dei mosaici sono conservati alcuni reperti dell’epoca. Interessante ma nulla che un italiano non abbia mai visto.

Catacombe di San Paolo

Si tratta di un complesso abbastanza grande che comprende un bel numero di catacombe. Da notare che anche se alcune camere mortuarie sono “isolate”, ci sono zone dove sono collegate da gallerie e costituiscono un vero e proprio labirinto. Comunque le aree visitabili sono sicure e non c’è modo di perdersi.

Le camere mortuarie non erano usate solo da cristiani, ma anche da ebrei e pagani. Un’altra curiosità è la presenza di tavoli adibiti all’agape, una sorta di banchetto comunitario (che comprende anche la messa) per commemorare i defunti.

Museo e Cripta di S. Agata

Poco distante dalle catacombe di S. Paolo si trova il museo di una chiesa e la cripta di S. Agata. Il museo non è esattamente correlato alla santa, ma espone una variegata collezione tra fossili, minerali, reperti storici, ex-voto e pure un coccodrillo imbalsamato.

La vera chicca è la visita alla cripta a cui si può accedere solo con la guida del museo e non si possono scattare fotografie. Oltre ad essere stata visitata dalla santa, nella cripta si possono apprezzare un altare e diversi affreschi dipinti a posteriori, dal XII e al XV secolo. Ci ha molto impressionato l’acustica dell’ultima stanza, ma non vi sveliamo troppo, v’invitiamo a visitarla!

Informazioni utili

Cattedrale di San Paolo e Museo

Orari: aperto dal lunedì al sabato o9:30 – 16:45. Chiuso la domenica e festivi.
Ingresso biglietto: adulti: €10, studenti: €8, gratis sotto i 12 anni.

Domus Romana

Orari:

  • a gennaio e febbraio il museo apre martedì, e da giovedì a domenica, dalle 9:00 alle 17:00 (chiusure settimanali lunedì e mercoledì)
  • da marzo a dicembreil museo apre da martedì a domenica, sempre dalle 9:00 alle 17:00.
  • Il Museo rimane chiuso il 24, 25 e 31 dicembre, il primo gennaio e il Venerdì Santo di Pasqua

Ingresso biglietto:

  • adulti: 6 €:
  • per i ragazzi dai 12 ai 17 anni e per gli over 60: 4,50 €;
  • per i bambini dai 6 agli 11 anni è di 3 €;
  • per i bambini fino ai 5 anni: ingresso gratuito.

Catacombe di San Paolo

Orari:

  • gennaio e febbraio: aperte tutti i giorni tranne il martedì, dalle 9:00 alle 17:00;
  • Da marzo a dicembre, le catacombe aprono tutti i giorni dalle 10:00 fino alle 18:00.
  • Le catacombe restano chiuse i giorni 24, 25 & 31 Dicembre, il primo gennaio e il Venerdì Santo di Pasqua.

Ingresso biglietto:

  • adulti: 6 €;
  • ragazzi fra 12 e 17 anni e i maggiori di 60 anni: 4,50 €;
  • per i bambini dai 6 agli 11 anni: 3,50 €;
  • per i bambini con meno di 6 anni: l’ingresso è gratuito.

Cripta di S. Agata

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:30. Il sabato la cripta è aperta dalle 9:00 alle 12:30. La domenica e i giorni festivi la cripta è chiusa.
Ingresso biglietto: 5 € per gli adulti.

Come spostarsi

  • Trasporti Pubblici Maltesi
  • Autobus dalla stazione degli autobus di Valletta per Mdina e Rabat: 50, 51, 52, 53
  • Autobus da Sliema o St. Julians per Mdina e Rabat: 202.

Siti utili

  • viaggimalta.it – devo dire che questo è un sito davvero completo che vi guiderà ovunque a Malta. Ci sarebbe piaciuto fare una visita guidata con loro ma abbiamo peccato nell’organizzarci all’ultimo momento e non c’erano posti disponibili.

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